Nuoto in acqua ghiacciata, Svalbard 2025

Nuotare in acqua ghiacciata è un'esperienza sia eccitante che pericolosa. La cosa più importante è la sicurezza. Tutti i nuotatori devono sottoporsi a un controllo medico necessario, e se il medico responsabile nota qualcosa di sbagliato con qualcuno in acqua, quel nuotatore verrà immediatamente riportato sulla barca. La temperatura corporea di un nuotatore in tali condizioni scende a 32 gradi, il che significa ipotermia moderata e lieve. Di solito, ci vogliono più di quattro ore per tornare alla normalità dopo un tale superraffreddamento. Un test di nuoto viene condotto individualmente, e ogni nuotatore è seguito da un piccolo gommone e da uno più grande.

Il segreto dell'immersione nell'acqua gelida risiede nella sensazione di ondate che attraversano il tuo corpo una volta che salti fuori dall'acqua. Anche se immergersi nell'acqua ghiacciata richiede una buona dose di coraggio, una momentanea perdita di sensibilità nelle gambe e lo shock iniziale passeranno presto. Appena torni a terra, il tuo corpo inizia a riscaldarsi.

Nuotare in acque ghiacciate è stato tradizionalmente qualcosa che le persone anziane adoravano, e i giovani lo hanno reso ancora più di tendenza—nuotare in acque gelide è considerato un notevole incremento di energia. Le spiagge di Svalbard sono piuttosto rocciose, e non è così facile scegliere un buon posto per entrare in acqua. Uno dei luoghi di nuoto più conosciuti è Longyearbyen Camping, noto per il suo Arctic Naked Bathing Club.

La stagione più favorevole è da giugno a inizio settembre, poiché sia le temperature dell'acqua che dell'aria sono al loro massimo, comunque più o meno intorno allo zero. Gli unici due mesi che vedono temperature costanti sopra lo zero sono luglio e agosto.