C'è un giorno speciale in cui centinaia di zingari d'Europa si riuniscono in un unico luogo per partecipare al pellegrinaggio gitano. La leggenda narra che un tempo, Santa Sara, Santa Maria Giacobbe e Santa Maria Salomè arrivarono qui dalla Palestina, dando a questa piccola città sul mare il suo nome - Saintes-Maries-de-la-Mer. C'è una chiesa medievale nella città che ospita la statua di Sara-la-Kali o la Sara Nera - la santa patrona degli zingari.
Componenti delle Processioni
Ogni anno, una giovane donna che rappresenta Sara e uomini a cavallo che trasportano la statua di Sara arrivano in spiaggia e entrano in acqua mentre gli altri partecipanti cantano, suonano musica e ballano. Questo simboleggia l'attesa e il benvenuto alle sante Maria Giacobe e Maria Salome, le servitrici di cui era Sara la Nera. La musica varia dal flamenco catalano e dal jazz gitano parigino alla musica balcanica e alla musica per archi ungherese, quindi la celebrazione è molto suggestiva, vivace e vibrante. Dopo che la statua è riportata in chiesa, la festa continua per tutta la notte.
Il giorno seguente, il gruppo di zingari, non zingari, mandriani a cavallo e Arlesiane in costume seguono le statue delle Due Marie, che vengono portate al mare. A bordo di una delle tradizionali barche da pesca, il Vescovo benedice il mare, i pellegrini, la comunità e gli zingari. In compagnia di strumenti musicali e campane, la processione ritorna in Chiesa.
Dopo il completamento di questa tradizione, la processione ritorna in chiesa accompagnata da strumenti musicali, campane e grida di gioia. Nel pomeriggio, ha luogo il rito del trasferimento delle reliquie nell'"Alta Cappella" della chiesa. Questo evento è un grande esempio di identità, spiritualità e solidarietà zingara, nonché una celebrazione del loro patrimonio culturale.
Black Sara
La "santa patrona" dei gitani, Sara, è considerata una figura piuttosto misteriosa e le informazioni su di lei rimangono poco chiare. Secondo la tradizione della Camargue, era la serva delle sante Maria Giacomo e Maria Salome in Palestina e le accompagnò sulle rive del Rodano. Un'altra versione ritiene che fosse la prima donna esiliata dalla Terra Santa che si stabilì sulle coste provenzali.